Comitato No Pacchetto Sicurezza - Reggio Emilia

APPELLO ALLA SOLIDARIETA’ E ALLA MOBILITAZIONE PER I LAVORATORI GFE IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE

Posted: April 21st, 2011 | Author: | Filed under: General | Comments Off on APPELLO ALLA SOLIDARIETA’ E ALLA MOBILITAZIONE PER I LAVORATORI GFE IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE

APPELLO ALLA SOLIDARIETA’ E ALLA
MOBILITAZIONE PER I LAVORATORI GFE IN
SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE

Dal 18 Aprile 2011 nove lavoratori hanno iniziato lo sciopero della fame e della sete. Si tratta delle estreme  conseguenze  della  lotta  iniziata  da  quasi  duecento  lavoratori  della  cooperativa  GFE facchinaggio  di  Campegine  (Reggio  Emilia),  per  denunciare  la  condizione  in  cui  si  trovano  dal novembre 2010, licenziati dalla cooperativa poiché erano riusciti a ottenere che si applicassero le condizioni previste dal contratto nazionale di lavoro.

La  questione  ha  preso  forma  nel  luglio  scorso  quando,  dopo  la  firma  dell’accordo  sindacale  che prevedeva  l’applicazione  del  contratto  nazionale  in  GFE,  l’impresa  Snatt,  presso  cui  lavoravano, aveva manifestato la volontà di rescindere il contratto di appalto con la cooperativa GFE in favore di altri subappaltatori, lamentando un aumento dei costi non sostenibile.
I  lavoratori  sono  stati  informati  del  licenziamento  dalla  cooperativa  tramite  un  sms  che comunicava: “Informiamo tutti i soci GFE che non siamo più fornitori di Snatt…”  Scoprendo  poi  che  Snatt  aveva  riassegnato  l’appalto  ex  GFE  a  due  nuove  cooperative  nate  in concomitanza con la chiusura di GFE stessa: Emilux e Locos Job, in cui infatti sono confluiti parte
dei 500 soci lavoratori di GFE che hanno accettato minori tutele contrattuali.

Circa  200  lavoratori  si  sono  opposti  a  questo  trasferimento  rimanendo  senza  lavoro;  da  allora hanno  lottato  con  manifestazioni  e  presidi,  fino  ad  arrivare  a  questi  giorni  e  alla  proclamazione dello sciopero della fame e della sete.
Questa estrema forma di lotta è la conseguenza dell’ennesimo rinvio dal tribunale a cui si erano rivolti per riottenere il lavoro e i diritti che spettano loro, e della condizione economica che le loro famiglie  stanno  vivendo  a  causa  dei  licenziamenti  e  dal  mantenimento  del  presidio  permanente dal novembre 2010.

Il Comitato NOpacchettosicurezza appoggia questi lavoratori e si unisce a loro nella denuncia di questo grave attacco ai diritti di tutti i lavoratori.

Lanciamo l’appello a sostenere la lotta partecipando al presidio permanente di Campegine, a diffondere il più possibile notizie su questa situazione terribile e a farsi carico economicamente  delle esigenze delle famiglie e degli scioperanti.

SOSTENIAMO LA LOTTA!!!

Conto corrente IBAN: IT94O0538712802000001988307
intestato a “Flavia Prodi referente sottoscrizione pro lavoratori GFE”

Comitato Nopacchettosicurezza
Reggio Emilia
329‐0660868// 347‐1110155
nopacchettosicurezza.re@gmail.com


PER UNA VERA ACCOGLIENZA A REGGIO EMILIA

Posted: April 12th, 2011 | Author: | Filed under: General | Comments Off on PER UNA VERA ACCOGLIENZA A REGGIO EMILIA

Finalmente il governo se n’è accorto. Con la decisione di concedere un permesso di soggiorno di 6 mesi a chi è arrivato dal Nord Africa tra il primo gennaio e il 5 aprile, Maroni suo malgrado si è trovato costretto a derogare dalle politiche xenofobe della lega e del governo, palesando come la clandestinità sia funzionale solo allo sfruttamento delle persone e non certo alla costruzione di una società migliore.

Il numero di persone in arrivo a Reggio Emilia dimostra come chi ha parlato di invasione fosse solo interessato a speculare politicamente sulla paura della gente. Basti considerare che la provincia di Reggio Emilia accoglierà al massimo 445 profughi, un’inezia rispetto ai 5000 immigrati regolarmente inseriti nel tessuto cittadino durante il 2010.

A maggior ragione quindi è inaccettabile che non si sia colta l’occasione per risolvere il problema di coloro che hanno chiesto (senza ottenerla) la regolarizzazione con la sanatoria truffa 2009: a Reggio Emilia si contano più di 250 casi.

Da due anni il Comitato afferma che abolire il reato di clandestinità è l’unica condizione per garantire i diritti fondamentali delle persone quali la libertà di cercare e di costruirsi una vita migliore.

A livello locale, per ora l’unica soluzione trovata dall’amministrazione per i profughi è di isolarli in un campo fuori città, all’altezza di Cella, facilmente controllabile e “invisibile” agli occhi degli elettori.

Crediamo che in città esistano luoghi più accoglienti e meglio inseriti all’interno del tessuto comunitario. Ne sono esempi alcuni alberghi ad oggi inutilizzati e semivuoti, oppure il seminario di viale Timavo.

Non vogliamo una sistemazione che crei divisioni e ghetti, né tantomeno favorire una politica puramente assistenzialista.

Chiediamo la garanzia di un’accoglienza vera, basata sulla solidarietà e che permetta di stabilirsi in città per progettare il proprio futuro a chi lo vorrà.

Per questo nei prossimi giorni interdiamo rilanciare la discussione ed aprire una nuova fase di mobilitazione e di lotta, che coinvolga anche le persone straniere presenti a Reggio Emilia.

INVITIAMO PARTITI, ASSOCIAZIONI, SINDACATI E CITTADINI

A PRENDERE PARTE ALLA DISCUSSIONE PUBBLICA sulle politiche d’accoglienza che si terrà

MERCOLEDì 13 APRILE DALLE 18 ALLE 20 IN PIAZZA CASOTTI a REGGIO EMILIA

La solidarietà ci impone nuove sfide, anche a livello locale. Reggio ha nel suo Dna una lunga tradizione di sostegno alle popolazioni oppresse e sfruttate che non può essere smentite in questa occasione.

Comitato NOpacchetto sicurezza Reggio Emilia, 9 Aprile 2011