Posted: February 28th, 2012 | Author: lorcon | Filed under: General | Comments Off on
Giovedì 1° marzo 2012 dalle ore 10 alle 13
piazza Prampolini – Reggio Emilia
Assemblea pubblica con i migranti sulla “sanatoria truffa”
Il Comitato NOpacchettosicurezza invita gli organi di stampa a partecipare all’incontro del 1° marzo, giornata di mobilitazione nazionale dei migranti.
Oltre 60 immigrati, truffati con la sanatoria del 2009, hanno presentato esposti alla procura di Reggio Emilia per porre l’attenzione sulla grave situazione in cui si sono trovati nel tentativo di emergere dalla clandestinità.
Nel 2009, soltanto a Reggio Emilia, circa 250 lavoratori stranieri hanno tentato di regolarizzare la propria posizione lavorativa sottostando a ricatti economici dei datori di lavoro, i quali non hanno avviato però il percorso per fare loro ottenere il permesso di soggiorno. Questi lavoratori hanno pagato anche migliaia di euro, trovandosi poi nell’impossibilità di sporgere denuncia, pena l’arresto e l’espulsione perché irregolari.
Di questi 250 oggi a Reggio Emilia ne sono rimasti una piccola parte, decisi a far conoscere la loro storia e ottenere giustizia. A molti di loro il tribunale ha già riconosciuto il diritto al permesso di soggiorno, che però è rilasciato in ultima istanza a discrezione della questura.
Il questore Savi sembra preferire lasciarli nell’illegalità e questa sua scelta favorisce il lavoro nero, la schiavitù, il degrado sociale e l’insicurezza per tutti, mentre prosegue la cattura e l’internamento nei CIE, nella più completa indifferenza della politica.
Il Comitato Nopacchettosicurezza, che da anni mantiene viva l’attenzione sulla vicenda, si chiede perché a Reggio il Consiglio Comunale si sia sempre rifiutato di affrontare la questione della sanatoria truffa (mentre a Verona e a Modena la politica ha preferito regolarizzare i truffati) e si ostina a fingere che non esista il problema dello sfruttamento della clandestinità.
In questa situazione, la campagna per la cittadinanza ai bambini nati in Italia risulta estremamente parziale, perché tutti , non solo i nati in Italia, hanno diritto di emergere dalla clandestinità e di scegliere dove vivere e lavorare.
Giovedì 1 marzo, in piazza, i migranti saranno lì per raccontare alla cittadinanza e alla stampa la loro esperienza e la loro battaglia.
Per informazioni: 329 0660868//347 1110155
Comitato NOpacchettosicurezza
Posted: August 6th, 2011 | Author: lorcon | Filed under: General | Comments Off on Risposta all’On.Alessandri in merito ai campi nomadi
Leggiamo sui giornali che l’onorevole Alessandri è convinto che i campi nomadi siano covi pericolosi, addirittura possibili basi logistiche, organizzate a spese del Comune, per operazioni criminali. Leggiamo anche che Alessandri si vanta di avere impedito lo smantellamento di tali campi. Da anni la popolazione reggiana di cultura nomade si batte per il superamento si questa situazione, che vede centinaia di persone ghettizzate e isolate ai margini della città senza servizi e con difficoltà di spostamento. Se si costringe a vivere una parte della popolazione dentro a un recinto, poi inevitabilmente il comune deve occuparsi dei trasporti scolastici e di altri servizi educativi essenziali per far fronte agli effetti dell’emarginazione.
I 162.000 euro spalmati su due esercizi a cui si riferisce Alessandri con scandalo sono risibili, corrispondono a Euro 1 e 40 centesimi l’anno a famiglia. I reggiani hanno ben altro cui pensare, spremuti come sono dalle multe e dai sempre nuovi balzelli che il Comune ogni giorno s’inventa, ultimo quello dei passi carrai.
Alessandri si vanta di aver fatto saltare il progetto delle campine, l’unica alternativa plausibile per chiudere i campi nomadi. Perché quindi li vuole mantenere?
Perché se fossero superati, come da molti anni chiedono i sinti e rom, l’onorevole Alessandri sarebbe privo d’argomenti. Ferme restando le responsabilità del Comune, che ha scelto l’immobilismo, è lui il vero difensore dei campi, che gli servono come scudo politico, capro espiatorio di una facile campagna razzista verso chi è socialmente più debole e che non ha nulla a che vedere con la sicurezza. Gli abitanti dei campi nomadi risiedono sul suolo italiano da parecchi secoli e sono reggiani da generazioni, sono una minoranza che ha diritto come le altre alla tutela della propria cultura. Ben diversa è la loro situazione in molti paesi europei come in Spagna e in Francia: l’Italia anche su questo continua a sommare record negativi.
Reggio dovrebbe essere un esempio, ed invece non possiamo che vergognarcene.
Comitato NOpacchettosicurezza
Posted: July 30th, 2011 | Author: lorcon | Filed under: General | Comments Off on I rastrellamenti nei campi nomadi di Reggio Emilia: grave violazione dei diritti
I rastrellamenti nei campi nomadi di Reggio Emilia: grave violazione dei diritti
Giovedì 28 luglio grande operazione anticrimine dei carabinieri di Parma che all’alba hanno circondato i campi nomadi di Reggio Emilia e di altre città, con cani poliziotto e armi spianate, alla ricerca di refurtiva indeterminata.
Capita sempre più spesso che, qualunque cosa accada, si perquisiscano i campi nomadi: in seguito all’incendio della Stazione Tiburtina sono stati perquisiti i campi di Roma.
A Reggio Emilia hanno sfondato porte e finestre di roulotte i cui proprietari erano assenti, hanno buttato tutto all’aria, prodotto vari danni, spaventato i bambini aggirandosi per il campo con i mitra spianati, identificato tutti senza portare via nessuno, impedito ai lavoratori di uscire per raggiungere il posto di lavoro. Non hanno fatto avvicinare la stampa e hanno vietato a tutti di fare riprese e scattare fotografie, pena il sequestro dei telefonini. Se ne sono andati portando via trapani, chiavi inglesi e attrezzi da lavoro, che sono nelle case di tutti i reggiani.
Il Comitato NOpacchettosicurezza si chiede come sia possibile che a tutt’oggi avvengano operazioni di polizia che, non tenendo conto del principio della responsabilità penale personale, coinvolgano in modo indiscriminato intere comunità.
Ci chiediamo inoltre come mai, ogni volta che parte una indagine che può riguardare rom e sinti, si mobilitino ingenti forze dell’ordine utilizzando metodi e tecniche da rastrellamento e violando i principi e i diritti inalienabili riguardanti la libertà e la salvaguardia della sicurezza e della dignità dei cittadini.
Di fronte a questi avvenimenti, il Comitato, che si batte da sempre per la libertà di tutti, ritiene che la violazione dei diritti dei singoli, o come in questo caso di intere comunità, costituisca un grave precedente per la limitazione della libertà di tutti.
Comitato NOpacchettosicurezza
Ass. Them Romanò
Reggio Emilia 29 luglio 2011
Posted: April 21st, 2011 | Author: lorcon | Filed under: General | Comments Off on APPELLO ALLA SOLIDARIETA’ E ALLA MOBILITAZIONE PER I LAVORATORI GFE IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE
APPELLO ALLA SOLIDARIETA’ E ALLA
MOBILITAZIONE PER I LAVORATORI GFE IN
SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE
Dal 18 Aprile 2011 nove lavoratori hanno iniziato lo sciopero della fame e della sete. Si tratta delle estreme conseguenze della lotta iniziata da quasi duecento lavoratori della cooperativa GFE facchinaggio di Campegine (Reggio Emilia), per denunciare la condizione in cui si trovano dal novembre 2010, licenziati dalla cooperativa poiché erano riusciti a ottenere che si applicassero le condizioni previste dal contratto nazionale di lavoro.
La questione ha preso forma nel luglio scorso quando, dopo la firma dell’accordo sindacale che prevedeva l’applicazione del contratto nazionale in GFE, l’impresa Snatt, presso cui lavoravano, aveva manifestato la volontà di rescindere il contratto di appalto con la cooperativa GFE in favore di altri subappaltatori, lamentando un aumento dei costi non sostenibile.
I lavoratori sono stati informati del licenziamento dalla cooperativa tramite un sms che comunicava: “Informiamo tutti i soci GFE che non siamo più fornitori di Snatt…” Scoprendo poi che Snatt aveva riassegnato l’appalto ex GFE a due nuove cooperative nate in concomitanza con la chiusura di GFE stessa: Emilux e Locos Job, in cui infatti sono confluiti parte
dei 500 soci lavoratori di GFE che hanno accettato minori tutele contrattuali.
Circa 200 lavoratori si sono opposti a questo trasferimento rimanendo senza lavoro; da allora hanno lottato con manifestazioni e presidi, fino ad arrivare a questi giorni e alla proclamazione dello sciopero della fame e della sete.
Questa estrema forma di lotta è la conseguenza dell’ennesimo rinvio dal tribunale a cui si erano rivolti per riottenere il lavoro e i diritti che spettano loro, e della condizione economica che le loro famiglie stanno vivendo a causa dei licenziamenti e dal mantenimento del presidio permanente dal novembre 2010.
Il Comitato NOpacchettosicurezza appoggia questi lavoratori e si unisce a loro nella denuncia di questo grave attacco ai diritti di tutti i lavoratori.
Lanciamo l’appello a sostenere la lotta partecipando al presidio permanente di Campegine, a diffondere il più possibile notizie su questa situazione terribile e a farsi carico economicamente delle esigenze delle famiglie e degli scioperanti.
SOSTENIAMO LA LOTTA!!!
Conto corrente IBAN: IT94O0538712802000001988307
intestato a “Flavia Prodi referente sottoscrizione pro lavoratori GFE”
Comitato Nopacchettosicurezza
Reggio Emilia
329‐0660868// 347‐1110155
nopacchettosicurezza.re@gmail.com
Posted: April 12th, 2011 | Author: lorcon | Filed under: General | Comments Off on PER UNA VERA ACCOGLIENZA A REGGIO EMILIA
Finalmente il governo se n’è accorto. Con la decisione di concedere un permesso di soggiorno di 6 mesi a chi è arrivato dal Nord Africa tra il primo gennaio e il 5 aprile, Maroni suo malgrado si è trovato costretto a derogare dalle politiche xenofobe della lega e del governo, palesando come la clandestinità sia funzionale solo allo sfruttamento delle persone e non certo alla costruzione di una società migliore.
Il numero di persone in arrivo a Reggio Emilia dimostra come chi ha parlato di invasione fosse solo interessato a speculare politicamente sulla paura della gente. Basti considerare che la provincia di Reggio Emilia accoglierà al massimo 445 profughi, un’inezia rispetto ai 5000 immigrati regolarmente inseriti nel tessuto cittadino durante il 2010.
A maggior ragione quindi è inaccettabile che non si sia colta l’occasione per risolvere il problema di coloro che hanno chiesto (senza ottenerla) la regolarizzazione con la sanatoria truffa 2009: a Reggio Emilia si contano più di 250 casi.
Da due anni il Comitato afferma che abolire il reato di clandestinità è l’unica condizione per garantire i diritti fondamentali delle persone quali la libertà di cercare e di costruirsi una vita migliore.
A livello locale, per ora l’unica soluzione trovata dall’amministrazione per i profughi è di isolarli in un campo fuori città, all’altezza di Cella, facilmente controllabile e “invisibile” agli occhi degli elettori.
Crediamo che in città esistano luoghi più accoglienti e meglio inseriti all’interno del tessuto comunitario. Ne sono esempi alcuni alberghi ad oggi inutilizzati e semivuoti, oppure il seminario di viale Timavo.
Non vogliamo una sistemazione che crei divisioni e ghetti, né tantomeno favorire una politica puramente assistenzialista.
Chiediamo la garanzia di un’accoglienza vera, basata sulla solidarietà e che permetta di stabilirsi in città per progettare il proprio futuro a chi lo vorrà.
Per questo nei prossimi giorni interdiamo rilanciare la discussione ed aprire una nuova fase di mobilitazione e di lotta, che coinvolga anche le persone straniere presenti a Reggio Emilia.
INVITIAMO PARTITI, ASSOCIAZIONI, SINDACATI E CITTADINI
A PRENDERE PARTE ALLA DISCUSSIONE PUBBLICA sulle politiche d’accoglienza che si terrà
MERCOLEDì 13 APRILE DALLE 18 ALLE 20 IN PIAZZA CASOTTI a REGGIO EMILIA
La solidarietà ci impone nuove sfide, anche a livello locale. Reggio ha nel suo Dna una lunga tradizione di sostegno alle popolazioni oppresse e sfruttate che non può essere smentite in questa occasione.
Comitato NOpacchetto sicurezza Reggio Emilia, 9 Aprile 2011
Posted: March 3rd, 2011 | Author: lorcon | Filed under: General | Comments Off on Sul primo marzo a Reggio Emilia 2011
Si è svolto anche a Reggio Emilia, così come in molte altre città italiane, lo sciopero e la mobilitazione
del Primo Marzo che ha visto in mattinata costruire una manifestazione contro razzismo e sfruttatori.
Un corteo pieno di vitalità che si è snodato per il centro della città, molto comunicativo, a cui hanno
partecipato circa 500 persone, aperto i lavoratori della cooperativa GFE, da 4 mesi in lotta per il posto
di lavoro.
Tante altre le realtà dell'universo politico reggiano cooperative,associazioni, situazioni di base,
sindacati e partiti politici che hanno contribuito a realizzare questa mobilitazione significativa.
Molte le lingue utilizzate per riaffermare gli stessi principi: libertà di circolazione, la lotta contro
il razzismo, contro lo sfruttamento e il ricatto legato alla clandestinità, il permesso di soggiorno per
tutti, la solidarietà ai popoli in lotta nel Nord Africa.
Durante il corteo si è verificato un episodio increscioso generato da un modo di far politica che non
appartiene e mai apparterrà al comitato NOpacchettosicurezza.
Questo non ha impedito di continuare la manifestazione senza comprometterne la riuscita, chiudendo
l'iniziativa a Piazza Casotti con vari interventi al microfono.
Il comitato NOpacchettosicurezza da appuntamento alle prossime iniziative che si svolgeranno al più
presto in città, invitando tutti ad unirsi alle lotte antirazziste.
Posted: February 24th, 2011 | Author: lorcon | Filed under: General | Comments Off on Corteo contro razzisti e sfruttatori – Reggio Emilia – Primo Marzo
SCIOPERO e MOBILITAZIONE
contro razzisti e sfruttatori
OGGI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI IMMIGRATE SONO I PRIMI A SUBIRE LA CRISI, AGGRAVATA DA LEGGI RAZZISTE CHE IMPONGONO A LORO IL RICATTO DELLA CLANDESTINITA’.
LE POLITICHE DI ESCLUSIONE, LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO, LE VIOLAZIONI DEI DIRITTI COLPISCONO I PIU’ DEBOLI FACENDO DELLA PRECARIETA’ L‘UNICO ORIZZONTE DI VITA.
LAVORATORI, STUDENTI, PENSIONATI E DISOCCUPATI SONO UNITI NELL’OPPORSI A QUESTE POLITICHE, NELLA COSTRUZIONE DI UNA SOLIDARIETA’ DI LOTTA E RESISTENZA PER UNA SOCIETA’ DIVERSA E MULTICULTURALE CHE RIFIUTA SFRUTTAMENTO E RAZZISMO.
Chiamiamo tutti a mobilitarsi per
- SOLIDARIETA’ ALLE LOTTE DEI POPOLI DEL NORD AFRICA
- SOSTEGNO ALLA LOTTA DEI LAVORATORI GFE
- LOTTARE CONTRO LA CRISI
- ABROGARE LA LEGGE BOSSI-FINI IL E PACCHETTO SICUREZZA
- ABOLIRE L’OBBLIGO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO PER POTER LAVORARE
- COMBATTERE IL LAVORO NERO E LO SFRUTTAMENTO
- ABOLIRE IL REATO DI CLANDESTINITA’ COME INDICA L’EUROPA
- GARANTIRE LAVORO, CURE SANITARIE, CASA E ISTRUZIONE PER TUTTI E TUTTE
- CHIUDERE I CIE
- UNA NUOVA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE CHE TUTELI I RIFUGIATI E I RICHIEDENTI ASILO
- DIRITTI E PARI OPPURTINITA’ PER TUTTI
- PERMESSO DI SOGGIORNO AUTOMATICO A TUTTI GLI IMMIGRATI TRUFFATI DALLE SANATORIE
ore 9.30 manifestazione dal piazzale della stazione
dalle 11.30 dibattiti,incontri e informazione in piazza Casotti
comitato NOpacchettosicuerezza || ass. città migrante || emergency Reggio Emilia
per info e contatti: federica 349_5238926 simone 329_0660868